CINZIA GABRIELLA FALANGONE

CONSULENTE DEL LAVORO
ISCRITTA  ALL’ALBO DI  ROMA


 

 

INPS

 

 

 

 

ACCEDERE PRESSO GLI UFFICI INAIL, SIA AGLI SPORTELLI CHE CON IL SERVIZIO TELEMATICO GRANDI UTENTI NELLA POIZIONE DELL’AZIENDA PER TUTTI GLI ADEMPIMENTI PREVISTI DALLA LEGGE, COMPRESA LA DICHIARAZIONE DEI SALARI PER L’AUTOLIQUIDAZIONE, LA DENUNCIA NOMINATIVA DELL’ASSICURATO, RICHIESTE DI APERTURA E DI CHIUSURA POSIZIONI ASSICURATIVE, CONSULTAZIONI DI OGNI TIPO, CONTROLLO DELLE SITUAZIONI DEBITORIE E CREDITIZIE ECC.

In Italia, il sistema della previdenza sociale fu istituito nel 1898 con la costituzione della Cassa nazionale di Previdenza la quale era competente in materia di previdenza per l'invalidità e la vecchiaia degli operai. Si trattava di una assicurazione volontaria, finanziata dai contributi pagati dai dipendenti, ed integrata dall’intervento statale e da versamenti volontari dei datori di retribuzione.
Un "Libretto Personale" rilasciato dall'Ufficio del CNAS di Terni il 1 luglio 1925
L’assicurazione per l'invalidità e la vecchiaia divenne obbligatoria nel 1919 con l'istituzione della Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali (CNAS).
Nel 1933 la Cassa assunse la denominazione di Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale, costituito in ente di diritto pubblico dotato di personalità giuridica e a gestione autonoma. Successivi interventi del legislatore ampliarono in modo significativo i compiti dell’Istituto, cui già nel 1939 fu attribuita la gestione dei primi interventi a sostegno del reddito (assicurazione contro la disoccupazione, assegni familiari, integrazioni salariali per i lavoratori sospesi o ad orario ridotto). Nel 1943 assunse la denominazione attuale senza l'aggettivo "Fascista". Nel 1968 nasce la Pensione Sociale e la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) Nel 1980 fu affidato all’INPS anche il compito, in precedenza assolto da altri enti, di riscuotere i contributi di malattia e corrispondere ai lavoratori dipendenti la relativa indennità.

Nel 1989 entra in vigore la Legge 9 marzo 1989, n. 88 di ristrutturazione dell'INPS che introduce i criteri di economicità e di imprenditorialità e separa finanziariamente, l'assistenza dalla previdenza. Dagli anni '90 una serie di istituti previdenziali di categoria, dei dirigenti e di alcuni ordini professionali, sono confluiti nell'INPS, con accollo su quest'ultimo dei relativi debiti e risparmi sui costi amministrativi, derivanti da una gestione pensionistica in capo ad un unico ente.

L’attività previdenziale

La principale attività dell’INPS è quella contributiva (riscossione dei contributi) e di conseguenza previdenziale, cioè liquidazione e pagamento delle pensioni e prestazioni previdenziali e assistenziali.
Le pensioni di natura previdenziale traggono il loro fondamento da un rapporto assicurativo obbligatorio, e sono quindi finanziate con i contributi dei lavoratori dipendenti, calcolati in misura percentuale sulla retribuzione. L’INPS si occupa della liquidazione delle seguenti pensioni previdenziali:

  • pensione di vecchiaia
  • pensione di anzianità
  • pensione ai superstiti
  • assegno ordinario di invalidità
  • pensione di inabilità
  • pensione supplementare di vecchiaia
  • pensione in convenzione internazionale per il lavoro svolto all'estero

Le pensioni “assistenziali” (invalidità civile, integrazione delle pensioni al trattamento minimo, assegno sociale) si configurano invece come interventi dello stato sociale, e sono quindi gestite dall’Istituto al di fuori di un rapporto assicurativo.

 

 

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